Descrizione
Anche quest’anno il Comune di Samugheo, in collaborazione con cittadine e cittadini, ha organizzato una serie di iniziative per il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Fulcro della manifestazione sarà il museo MURATS, dedicato a una delle arti femminili, la tessitura.
Alle ore 15.30 presso la sala convegni del MURATS ci sarà la visione del cortometraggio “L’amore non intrappola”, incentrato sulla violenza di genere; racconterà una relazione tossica che finisce per far sentire “in trappola” la protagonista.
Successivamente, guidati dall’assistente sociale Giulia Nurchi, ci sarà un dibattito incentrato sui temi della violenza di genere e della disparità dei sessi in ambito lavorativo.
Alle 17 verrà presentata e aperta al pubblico la mostra “Tessingianos. La normalità di una rivoluzione”, dedicata agli uomini tessitori di Samugheo. Si tratta di una mostra che si compone di 11 fotografie, sei delle quali relative al progetto “Novecento. Fotografie di un mondo sociale”, realizzato nel 2012 da Gianluca Vassallo, e cinque realizzate di recente dal fotografo Claudio Cocco. In esse gli uomini vengono ritratti nel loro lavoro di tessitori, davanti ai loro telai, insieme alle loro famiglie. La mostra racconta un’importante pagina sociale ed economica della Samugheo del recente passato, ma anche del presente, il cui motore promotore sono state proprio le donne.
Queste ultime, prendendo avvio dall’attività quotidiana e casalinga della tessitura, sin dagli anni Cinquanta, sono state capaci di fare impresa, coinvolgendo pian piano anche gli uomini nel lavoro. Si tratta, probabilmente, di un caso raro in Sardegna, ossia la generalizzazione del lavoro tessile considerato femminile, diventato normale per gli uomini. A questi tessitori è dedicata la mostra: uomini capaci di tessere e non distruggere, creare bellezza con le loro mani, anziché violenza e brutture.
Verranno inoltre posizionate delle panchine rosse in alcuni punti del centro abitato, mentre presso il museo si raccoglieranno degli scampoli di tessuto, ricamati sia da donne che da uomini con frasi offensive nei riguardi delle donne. I tessuti saranno poi assemblati per realizzare un tappeto unico corale, che vuole avere un carattere catartico. La raccolta proseguirà anche dopo il 25 novembre, in modo da rendere i temi affrontati dalla giornata sempre attuali e perennemente oggetto di riflessione.
Altre proposte saranno lasciate al libero contributo delle cittadine e cittadini.
Le attività programmate nascono con diversi intenti: contrastare gli stereotipi di genere, spesso causa di violenze fisiche e psicologiche nei confronti delle donne; valorizzare l’importante spinta economica data dalle donne; rendere più partecipe la popolazione maschile sulle tematiche legate alla giornata del 25 novembre; restituire una parte di storia della comunità. Le iniziative ribadiscono l’attenzione e il lavoro del Comune sui temi dell’emancipazione femminile e contro la violenza, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Il museo stesso è utile ad affermare questo quotidianamente, col suo senso e contenuto.
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Ultimo aggiornamento: 23 novembre 2023, 10:38